Attività regionali e locali / Comunità locali

«Fare pace rende felici»: la luce di Betlemme illumina l’Italia

Il 16 e 17 dicembre si è compiuta la “staffetta” degli scout che da 27 anni, con i treni e lungo le dorsali della penisola, raggiungono tutta Italia per dare luce ai valori positivi della pace. 

Nella chiesa della natività in Cisgiordania una lampada arde perennemente da moltissimi secoli, alimentata dall’olio donato a turno da tutte le Nazioni cristiane della terra. A dicembre ogni anno da quella fiamma ne vengono accese altre, diffuse su tutto il pianeta come simbolo di pace e fratellanza fra i popoli. La tradizione nasce dall’iniziativa natalizia di beneficenza denominata Lichts in Dunkel, luce nel buio, della Landestudio Oberoesterreich-Orf, la radio-televisione di Linz, in Austria. Nel 1986 la Orf ha dato vita alla Operazione luce della pace da Betlemme: nel periodo che precede il Natale, un bambino, venuto appositamente dall’ Austria, accende una luce dalla lampada nella grotta di Betlemme. Quella lampada è poi portata a Linz con un aereo austriaco. Da Linz, con la collaborazione delle ferrovie austriache, la Luce è distribuita in tutto il territorio. Dal 1986 gli Scout viennesi hanno deciso di collaborare alla distribuzione della Luce della Pace: di anno in anno, sono cresciuti sempre di più la partecipazione e l’entusiasmo per la consegna della Luce della Pace tramite i gruppi Scout internazionali.
Nel 1994 viene costituito un comitato spontaneo locale che a Natale partecipa fattivamente alla manifestazione per la Luce della Pace, accendendola a Vienna e portandola in Italia con un furgone fino a Trieste, da dove parte con i treni per tutta l’Italia: il comitato è formato da Amis, Agesci, Fse e Masci.

«Da Betlemme ad Amman, e poi in Austria»

Quest’anno è stata una bambina cristiana palestinese di Betlemme, Pillar Jarayseh, di 12 anni, a scendere nella Grotta della Natività per attingere alla fiamma della lampada ad olio che arde perenne da molti secoli. Non un bambino o una bambina austriaca, come da tradizione fin dal 1986, a causa del conflitto in corso tra Israele e Hamas. Così il 16 novembre è partita l’edizione 2023 della “Luce della Pace di Betlemme” che anche quest’anno, in Europa e in Medio Oriente, “è un forte simbolo del desiderio di pace e può dare speranza e fiducia a tante persone” coinvolte nei 59 conflitti aperti nel mondo, come sottolineano gli scout austriaci da sempre promotori dell’iniziativa.

Pillar Jarayseh, dodicenne cristiana di Betlemme, nella Grotta della Natività per attingere la Luce della Pace

“La lampada è una impresa tipicamente scout: quella di accudire una fiamma che può facilmente spegnersi, esattamente come la pace. Un gesto che non ha valenza politica, ma anzi la supera” – Giorgio Zaccariotto, responsabile “pattuglia pace” del Masci.

In Italia la Luce della Pace comincia nel 1996, a seguito di un contatto con gli scout austriaci: «Da allora, siamo alla 27ma edizione della distribuzione nazionale della luce di Betlemme, sempre utilizzando il treno, una staffetta di stazione in stazione che si snoda sulle linee: Trieste-Genova  Trieste-Napoli e Trieste-Lecce», spiega Giorgio Zaccariotto, responsabile della pattuglia pace del Movimento adulti scout cattolici italiani-Masci, che precisa: «La lampada è un’impresa tipicamente scout. Accudire una fiamma che può facilmente spegnersi proprio come la pace. E questo ha una valenza non “politica”, anzi supera la politica perché bisogna fare luce sul mondo che ha bisogno di valori positivi».

Ha senso continuare ad accendere le fiamme e “correre” per portare la Luce di Betlemme nei territori?
«Assolutamente, sì», risponde sorridente e convinto Giorgio Zaccariotto, che chiude «La pace va sostenuta e gridata a tutti e tutte. La pace, cioè “fare pace”, rende felici, come dice il “motto 2023” della Luce di Betlemme. Certo, è una felicità molto impegnativa perché la pace dobbiamo farla anche nei nostri confini e nei problemi sociali che viviamo, nei luoghi che tradizionalmente sono “di separazione” come le case di riposo, i rifugi per le persone senza tetto e migranti. Ecco, accendere di luce l’Italia significa anche illuminare questi “luoghi” che richiedono pace».

Pace non significa solo assenza di guerra. Pace significa parlare tra di noi, essere attivi nelle nostre comunità, costruire verso qualcosa e insieme, lasciare il mondo un posto migliore di come lo abbiamo trovato.

La Luce di Betlemme nelle Marche

Il 17 dicembre anche gli scout delle Marche hanno accolto la Luce della Pace, nelle fermate del treno proveniente da Trieste nelle stazioni di Ancona Pesaro, Senigallia e San Benedetto del Tronto.

Alla stazione di Ancona c’erano molti scout ad attendere il Lumino proveniente da Betlemme che viaggiava sul treno Trieste-Lecce. Circa un’ottantina, tra componenti del MASCI di Ancona, di Jesi, di Osimo, di Matelica e di Gubbio, dell’Agesci di 2 gruppi di Ancona e 1 di Osimo e del FSE di Ancona, Chiaravalle e Cupramontana, dopo avere acceso i propri lumini con la Luce di Betlemme aiutati della pattuglia di scout che viaggiava a bordo del treno, gli scout marchigiani si sono radunati in cerchio nel piazzale Ovest all’interno della stazione anconetana e, con entusiasmo e in spirito di fratellanza hanno fatto un momento di accoglienza con riflessioni  e canti sul tema della Pace.

“A seguire la distribuzione della Luce sul territorio…“

Ancona

Come accade da almeno 15 anni, la comunità MASCI AN2 ha provveduto a distribuire il lumino durante le celebrazioni eucaristiche di domenica 17 nelle parrocchie di Torrette, Collemarino e Palombina Nuova. L’ultima domenica di Avvento, per i parrocchiani, è diventato momento gioioso di attesa, dove un sorriso in più, come la Pace, rende felici.

Distribuzione a Torrette parrocchia Maria SS. Madre di Dio

Matelica

Sempre il 17 dicembre, le comunità MASCI Matelica 1 e 2, insieme al gruppo scout Agesci Matelica 1, hanno proposto la distribuzione della Luce della Pace nella propria parrocchia Regina Pacis. Insieme hanno vissuto una veglia sul tema della Pace (con sé stessi, con gli altri e con Dio) fino a comporre la parola SHALOM al termine della celebrazione.

Distribuzione a Matelica parrocchia Regina Pacis

Osimo

La comunità di Osimo1 ha offerto e condiviso la Luce di Betlemme alla cittadinanza presso l’atrio del Palazzo Comunale con la partecipazione del vice sindaco.

Distribuzione a Osimo Palazzo Comunale

Sempre ad Osimo fino all’Epifania si può prendere il lumino della Pace dalla lanterna posizionata in duomo nella Cappellina del Santissimo.

Concattedrale di San Leopardo di Osimo

Jesi e Fabriano

La comunità MASCI Jesi2 cerca di diffondere a più gente possibile la Luce di Betlemme. Per tutti è un simbolo di pace e la pace deve andare a tutti. 

Sabato 16 Dicembre la Luce di Betlemme è arrivata ad illuminare e scaldare la città di Fabriano, portata con spirito di servizio e condivisione dagli adulti scout del MASCI. La custodia è stata affidata alla parrocchia della Vergine Maria della Misericordia che, insieme al suo parroco don Umberto, l’ha accolta con gioia e calore. Diverse  sono state le persone che si sono presentate attrezzate per portarla nelle proprie case. La Lampada rimarrà accesa fino al 24 Dicembre per lasciare posto alla vera luce che arriverà in quella santa notte”

La nostra comunità invitata dal vescovo di A Jesi il Vescovo ha invitato anche il MASCI di Jesi a partecipare all’inaugurazione del presepe allestito in Piazza della Repubblica per distribuire ai presenti, la Luce della Pace con una lanterna. È’ stato molto un momento coinvolgente per tutti, vedere tanti bambini e tante persone davanti al presepio con una candela in mano contenti di fare Pace perché…rende felici.

Folignano (AP)

Il tema di riflessione ” fare pace rende felici ” ben si affianca per noi scout a quanto detto da Baden Powell ” La vera felicità è procurare felicità agli altri “

Purtroppo la realtà ci racconta di guerre violenze soprusi ma non possiamo privarci di un sogno per creare un clima di fraternità e di pace 

Quindi, quale momento migliore per fare un’intima riflessione con tutta la famiglia riunita nel giorno del Natale? 

La comunità MASCI “San Francesco” di Folignano ha distribuito la luce della pace insieme ai fratelli e sorelle dell’AGESCI durante le celebrazioni e come segno portato nell’offertorio della SS Messa della notte di Natale nella chiesa di San Luca Evangelista a Villa Pigna di Folignano; speriamo aiutino la nostra comunità a coltivare e diffondere questo messaggio di speranza nel nuovo anno.

Inoltre, insieme agli scout AGESCI, il MASCI ha portato la Luce di Betlemme in duomo ad Ascoli come da tradizione, per distribuirla a tutti nella messa delle 18 celebrata dall’arcivescovo Gianpiero Palmieri.